*Graficando sotto le stelle*

Fuoco e Fiamme, Scrittura by Junko >.<

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.::Junko Sama::.
CAT_IMG Posted on 3/4/2009, 14:37




Ecco, questa è una storia che sto scrivendo, per ora ho editato solo 2 capitoli non sono molti però vorrei anche il vostro parere >.<

Fuoco e Fiamme



Capitolo 1: Nuovo Membro


Quella mattina, mi svegliai di soprassalto, in balia a un incubo. Avevo la fronte sudata, avevo caldo, molto caldo… non era il solito incubo da due soldi che passa in fretta, no stavolta no. Mi alzai vagando per la casa vuota e buia in cerca di un bicchiere d’acqua e un’aspirina per cercare di allentare i nervi che erano alle stelle e mi accorsi che qualcosa in me era cambiato. Trovai l’aspirina nel solito posto, nell’armadietto sopra il lavandino in bagno, presi un bicchiere e ci versai un po’ di acqua immergendoci l’aspirina, la fissavo, continuavo a fissarla mentre si scioglieva nell’acqua e tutte quelle bollicine mi rilassavano, in qualche modo riuscivano a calmarmi alleviando la mia piccola mente dal pensiero ricorrente dell’incubo spaventoso che avevo fatto. Presi l’aspirina la buttai giù tutta d’un sorso e me ne tornai a dormire. Mi coprii con le coperte quando la sveglia suonò, era ora di alzarsi e di andare a lavorare.
“Maledizione, sono già le 8 di mattina… è mai possibile che tutte le sante volte vada a finire in questo modo…uff” sbuffando e borbottando mi diressi come tutte le mattine, aprì l’armadio e presi la divisa da lavoro. Mi rallegrava sapere che dovevo stare in divisa, quei pantaloni a tubino, la camicia color panna, la giacca nera e una cravatta nera. Era ora di andare. Mi vestì mettendo quei scomodissimi mocassini neri, allacciando un coltello alla gamba sinistra, per poi prendere il cellulare e uscire di casa.
Come al solito sotto casa c’era una macchina nera accostata ad aspettarmi, salì chiudendo la portiera e la macchina partì. Mi tolsi i miei occhiali neri poggiandoli sul sedile a fianco, vuoto come sempre. Il cellulare squillò insistentemente, non volevo rispondere ma il suono del telefono era così assordante a quell’ora della mattina che non avevo scelta, risposi al telefono.
“Si pronto chi parla?”
“Mi scusi se la chiamo a quest’ora della mattina signor Leonard, ma abbiamo un emergenza. Le invio le coordinate sul GPS della sua auto, l’autista la condurrà nel posto designato .”
“La ringrazio signorina Laine.”
Abbassai, e attesi l’arrivo. Dopo circa 10 minuti arrivai al punto prestabilito. Di fronte a me c’era una ragazza, probabilmente cinese, che indossava un kimono rosso fuoco con delle piccole scarpe coordinate di colore rosso. Lungo la spaccatura alterale poco sopra il ginocchio si scorgeva una piccola fascia nera, con un coltello infilato di lato. Indossava dei guanti neri, i capelli lunghi neri raccolti in una coda, al collo aveva un girocollo di raso nero con una ricetrasmittente collegata all’orecchio. Il suo taglio d’occhi era così agghiacciante che rimasi paralizzato solo all’idea. Scesi dalla macchina dirigendomi dal mio compagno, John.
“Ben arrivato Leonard, sei in ritardo”
“Stai zitto John, non è giornata…allora che dobbiamo fare questa volta?”
“Dobbiamo volare oltreoceano, abbiamo una missione in America, signor Leonard. Non credo di essermi ancora presentata, io sono Kira.”
“Ah, piacere sono Leonard.”

FINE Capitolo 1



CAPITOLO 2: Partenza




Dopo eventuali presentazioni e chiarimenti Leonard si diresse a vedere il suo equipaggiamento.
"Prego sgn Leonard può cambiarsi di qua." disse con fermezza un agente incaricato.
"Grazie soldato."
Mi avviai con passo schietto e veloce, prendendo un borsone ed entrando dentro il camerino. -Che strazio- pensai alzando la testa per poi spogliermi e mettermi una tuta mimetica fatta come piccoli pixel del pc, chiamata comunemente "Marpat".
Mi infilai gli anfibi, mi misi il gubbotto anti proiettili e un cammelback[1] sulle spalle, affrettandomi a uscire dal camerino mentre sistemavo la ricetrasmettente al collo.
"Leonard le ha mai detto nessuno che in uniforme è davvero uno schianto?" disse Kira guardandolo da testa a piedi.
"La ringrazio...anche lei non è da meno."
"Ah no perfavore diamoci del tu...odio quelle formalità tra compagni di squadra."
"Capisco, beh non le sopporto nemmeno io..."
"Ehy Leonard vieni a prendere il tuo equip!" urlò John vicino all'elicottero.
"Arrivo! che rompi balle..." mi avviai scocciato verso John per vedere le armi.
"Cosa abbiamo qua rompiballe senza cervello?"
"Ehy! non sono un rompiballe senza cervello! comunque...abbiamo di dotazione 1 beretta, una magnum butterfly, un M4CQB RIS, un fucile a pompa anti-sommossa due L-96 e un bel Tanaka...come al solito prenderò i piccoli fucili da cecchino, quindi L-96 e il fucile anti sommossa...tu Leo che prendi?"
"Mah vediamo...la butterfly, il CQB e poi userò il Tanaka...e quella cos'è?" dissi incuriosito...
"Ah quella, sono due mitragliatrici in dotazione a Kira insieme al coltello e alla beretta..."
"Ci andiamo leggeri eh..." disse aggrottando la fronte.
"Si parlava di me percaso?" sorrise poggiando la mano sinistra sulla spalla di Leonard e la destra sulla spalla di John.
"Emh...si perchè qualcosa di male?"
"Ah no cosi per sapere Leo...comunque si parte."
Kira prese il proprio equip sistemandolo con cura, e salendo sull'elicottero.
"Allora andiamo?!"
Leonard prese i propri equip e si preparò.
"Muoviti John!" salì sull'elicottero che mise in funzione le proprie pale, pronto a decollare.
"Arrivo arrivo!" Urlò John.
Sali anche lui sull'elicottero e una volta chiuso il portellone si liberò in volo iniziando il proprio tragitto verso l'america.
Sorvolarono diversi continenti, ingannando il tempo preparando le tattiche di azione.
"Ma no no no! cosi non va bene, dannazione!" urlò Leonard sbattendo il pugno.
"Beh io un idea ce l'avrei...state un pò a sentire..." disse Kira facendo un cenno con le mani agli altri.
Dopo qualche ora atterrarono a Los Angeles.
"Waaao Los Angeles!" disse con stupore John.
Scesero dall'elicottero trovando difronte a se 3 uomini vestiti di nero con gli occhiali neri...tipi strani, misteriosi, chissà chi fossero e cosa stessero nascondendo. L'elicottero decollò nuovamente lasciandoli li con quei 3 strani tipii. Si guardarono attorno per poi notare i 3 avvicinarsi.
"Prego da questa parte" dissero senza fiatare scortandoci in un villino poco distante da li.

FINE CAPITOLO 2



[1] Marpat: Mimetica militare utilizzata moltissimo. Sembra fatta come pixel del compiuter. Di colore chiaro varia sulle tonalità di marrone e verde chiaro.
 
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MoNeLLa.1990
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:34




ma le hai scritte tu!??!?!
 
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.::Junko Sama::.
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:37




si si
 
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MoNeLLa.1990
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:38




ma le hai fatte leggere a qualche casa editrice???
 
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.::Junko Sama::.
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:39




no...perchè?
Poi sono solo i primi due capitoli...
 
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MoNeLLa.1990
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:41




scrivi davvero bene!!! beata te
 
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.::Junko Sama::.
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:42




grazie mille ^^ p
Sto editando il 3 capitolo...ma non è facile visto che la storia è più che complicata....
 
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MoNeLLa.1990
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:47




sono proprio curiosa di sapere... scrivilo appena fai :)
 
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.::Junko Sama::.
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 13:56




certo ^^ appena l'ho finito lo posto
 
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MoNeLLa.1990
CAT_IMG Posted on 6/4/2009, 14:07




grazie!!!!
 
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9 replies since 3/4/2009, 14:37   171 views
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